Frammenti e Papiri di Vangeli Apocrifi

Papiro di Ossirinco 840

I Vangeli di Ossirinco sono due frammenti ritrovati tra i papiri di Ossirinco che contengono brevi testi in greco di natura evangelica, non riconducibili ad alcun vangelo apocrifo o canonico, e databili tra il I e il II secolo.Dal loro numero di acquisizione del British Museum, sono anche noti come Papiro di Ossirinco 840 e Papiro di Ossirinco 1224.

Papiro di Ossirinco 1224

I Vangeli di Ossirinco sono due frammenti ritrovati tra i papiri di Ossirinco che contengono brevi testi in greco di natura evangelica, non riconducibili ad alcun vangelo apocrifo o canonico, e databili tra il I e il II secolo.Dal loro numero di acquisizione del British Museum, sono anche noti come Papiro di Ossirinco 840 e Papiro di Ossirinco 1224.

Papiro Egerton 2

Frammento contenete il  papiro del Vangelo   Egerton
Frammento contenete il papiro del Vangelo Egerton

 

Il Vangelo Egerton o Papiro Egerton 2 è il nome di un insieme di frammenti (due fogli completi e il resto di un terzo, più un frammento di cinque righe trovato successivamente)di un codice in lingua greca e del relativo vangelo sconosciuto, ora alla British Library. Si tratta di uno dei frammenti più antichi di vangelo. Il codice è stato datato paleograficamente alla seconda metà del II secolo, mentre il vangelo in esso contenuto, noto anche come Vangelo sconosciuto in quanto non noto da fonti antiche, fu probabilmente composto nel 50-100. Prende il nome dalla persona che finanziò l'acquisto del primo frammento.Malgrado la sua evidente importanza storica, il testo non è molto noto ed è stato ampiamente ignorato al di fuori di un ristretto circolo di studiosi. Si tratta di un piccolo frammento che non rivela un rapporto chiaro con nessuno dei quattro vangeli canonici, come Helmut Koester e John Dominic Crossan hanno dimostrato, e che non può essere considerato un "apocrifo" o "eretico" senza compromettere l'ortodossia del Vangelo secondo Giovanni, né può essere classificato come "gnostico"; sembra quasi indipendente dai vangeli sinottici, rappresentando una tradizione simile ma indipendente da quella canonica del Vangelo secondo Giovanni, ma racconta un miracolo altrimenti sconosciuto nello stile di Giovanni.

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Papiro di Fayyum

Il frammento noto come Papiro di Fayyum conteniene brevi testi in greco di natura evangelica non riconducibili ad alcun vangelo apocrifo o canonico. È databile al III secolo.Il frammento di Fayyum fu trovato da G. Bickell nel 1885 nella collezione di papiri dell'arciduca Raniero a Vienna.Contiene un breve frammento del dialogo tra Gesù e gli apostoli durante l'ultima cena, rappresentando una redazione abbreviata di Mc14,26-30 e Mt26,30-34.

Papiro di Berlino

Il frammento noto come Papiro di Berlino contiene brevi testi in greco di natura evangelica non riconducibili ad alcun vangelo apocrifo o canonico. È databile al VI secolo ed è stato ritrovato nel 1923.Contiene due brevi frammenti del dialogo tra Gesù e Natanaele (cf. Gv1,49).Il papiro di Berlino è un rotolo di papiro di carattere letterario, recante un'opera del poeta Timoteo di Mileto, I Persiani, risalente al IV secolo a.C. E' venuto alla luce nel 1902 nei pressi di Abusir, sobborgo di Menfi, nella tomba di un soldato e facente parte, insieme ad altri oggetti, dell'arredo funebre. (Cfr, Marina Scialuga, Introduzione allo studio della filologia classica,Ed. dell'Orso,pp. 33, 34).

Vangelo della moglie di Gesù

Papiro del Vangelo
Papiro del Vangelo

Il Vangelo della moglie di Gesù è un piccolo frammento di un antico papiro che riporta un brano in lingua copta che include le parole: « Gesù ha detto loro: 'mia moglie ...'» e, poco sotto, «lei sarà in grado di essere mia discepola».Il frammento è una copia del IV secolo di ciò che si pensa essere «un vangelo scritto in greco, probabilmente nella seconda metà del II secolo».. La professoressa Karen Leigh King (che ha pubblicato il papiro) e la sua collega AnneMarie Luijendijk lo hanno chiamato il frammento del "Vangelo della moglie di Gesù" per attribuirgli un nome mnemonico .Secondo la King la scoperta «fornisce la prova che fra i primi cristiani alcuni credevano che Gesù fosse sposato», anche se il frammento non fornisce «la prova che Gesù, in quanto persona storica, sia stato effettivamente sposato».La King afferma anche che «c'era già nel secondo secolo una tradizione legata al dibattito se i cristiani dovessero sposarsi e avere rapporti sessuali».Inoltre, il frammento documenta l'esistenza di controversie nei primi secoli del cristianesimo sul discepolato e sull'assegnazione di ruoli di guida a figure femminili.L'esistenza del frammento è stata rivelata al Congresso Internazionale di Studi Copti a Roma il 18 settembre 2012. Il frammento di papiro proviene da una collezione privata ed era stato scoperto nel 1997 in una raccolta di papiri acquistato da un precedente proprietario, che era tedesco. "Il documento aveva con sé una nota a mano che citava di un professore di egittologia a Berlino, ora deceduto, il quale lo indicava come il solo esempio di un testo in cui Gesù parlasse di una moglie", afferma la King.Due papirologi, Roger Bagnall dell'Istituto per lo studio del mondo antico presso la New York University e Annemarie Luijendijk, professore associato di religione alla Princeton University, hanno analizzato il frammento e determinato che è probabilmente autentico e sarebbe stato quasi impossibile falsificarlo. Dello stesso parere Ariel Shisha-Halevy dell'Hebrew University Department of Linguistics . Altri esperti, fra cui Emmel, Funk, Suciu, Orlandi e Buzi - basandosi sulla fotografia apparsa sui giornali e riservandosi un giudizio più circostanziato - hanno espresso dubbi sull'autenticità del papiro, in primo luogo perché sarebbe dissimile dai papiri copti del IV secolo conosciuti e poi perché proviene non da un ritrovamento archeologico, ma dal mercato antiquario. Nel caso poi che il papiro fosse autentico, secondo Camplani non fornirebbe una prova di un dibattito antico sul celibato di Gesù, ma sarebbe piuttosto da inquadrare nel tentativo gnostico di dare dignità al matrimonio oppure l'espressione enfatizzerebbe il legame di familiarità tra Cristo e i suoi discepoli, inoltre secondo Camplani il valore del papiro potrebbe essere modesto se gli studi accertassero che è un testo nuovo, ottenuto assemblando versetti evangelici diversi.Alcuni rilevano un legame tra il contenuto del frammento di papiro ed il principale tema alla base della trama de Il Codice Da Vinci, romanzo del 2003 scritto dall'autore Dan Brown, secondo il quale Gesù sarebbe stato sposato e la sua discendenza coinciderebbe con il Santo Graal. Tuttavia, la King ha respinto l'ipotesi che il ritrovamento abbia comprovato le teorie che Brown aveva ripreso e che erano state introdotte con le pubblicazioni The Jesus Scroll (1972) e Il Santo Graal (1982).